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Incontri ravvicinati: il comignolo

Per chi abita in pianura, il comignolo è una presenza marginale e “distante”, visibile solo da lontano o dal basso verso l’alto. Al punto che taluni appassionati di case antiche e materiali di recupero non li considerano neanche e ne scelgono uno pur che sia. Diverso il caso di chi abita in montagna, dove talvolta è sufficiente inerpicarsi su una stradina in salita per ritrovarsi inaspettamente di fronte a una distesa di comignoli ad altezza di sguardo, alcuni dei quali talmente vicini da poter essere toccati.

 

La dimensione funzionale

Un comignolo serve innanzitutto per trasferire e disperdere nell’atmosfera i prodotti della combustione. Aspetto non secondario: impedisce il passaggio di pioggia, neve e di piccoli animaletti. Deve sempre essere perfettamente dimensionato. E la conformazione e ubicazione devono far fronte anche alle condizioni atmosferiche più avverse.

Un comignolo rappresenta anche il completamento architettonico di un edificio. Ma se ne parla sempre poco sulle riviste di settore. Al punto che molti sorvolano apertamente sugli aspetti estetici, preferendo affidarsi ai comignoli prefabbricati, che offrono il vantaggio di attenersi rigorosamente alle normative che regolano l’argomento. 

Qualche cenno storico

Non tutti sanno che in un passato remoto, la canna fumaria non esisteva e, dunque, neanche il comignolo. In pratica, il fumo usciva dagli interstizi del tetto o delle pareti. È soprattutto a cominciare dal Seicento e in determinate zone (pensiamo a Venezia) che questo elemento funzionale comincia ad acquisire un certo risalto anche dal punto di vista estetico. La storia dell’architettura pullula di comignoli finemente decorati, con guglie, pinnacoli e – talvolta – con tanto di data e firma del loro costruttore.

Il gioco di abbellimenti riguarda anche il versante rustico. Pensiamo a certi comignoli con inserti in ferro battuto, alle banderuole (argomento bellissimo di cui, prima e poi, dovremo occuparci) e, in alcune località montane, ai comignoli-meridiana (dove la prossimità di sguardo agevola la leggibilità).

 

Architetture in miniatura

Il comignolo rappresenta, di per sé, un’architettura lillipuziana. E può essere raggruppato per tipologie: esistono, schematizzando al massimo, comignoli a copertura piana, a capanna, a baldacchino e a piramide. Le soluzioni architettonicamente più articolate sono numerosissime: comignoli squadrati con copertura circolare, comignoli a copertura piana con sostegni in pietra, comignoli con baldacchino a spioventi

Quel che preme sottolineare è che una tipologia non vale l’altra: un comignolo deve essere collocato con metodi rigorosi e nella posizione più opportuna (tra i criteri da rispettare: la distanza di almeno cinque metri da parapetti, mansarde, torrette e altri volumi tecnici). Non solo: la conformazione – magari quella che desidereremmo tanto per la nostra casa – può rivelarsi completamente sbagliata in una determinata zona geografica. Pensiamo soprattutto ai contesti più ventosi o soggetti a forti nevicate. 

 

La scelta dei materiali

Chi preferisce muoversi nel solco dell’antico e dell’artigianalità deve prestare grande attenzione ai materiali. A cominciare dai mattoni. Il cotto è l’elemento principe in questo campo d’azione: resistente agli agenti atmosferici, alle condense acide e al calore. Assolutamente banditi, invece, i mattoni refrattari.

Altri materiali che possono tornare utili allo scopo sono i metalli: il rame, l’acciaio inox e l’acciaio corten. Fra le pietre è consigliabile puntare su quelle più resistenti al calore a alle condense acide. I materiali lapidei ideali sono quelli di origine vulcanica. Vivamente sconsigliate, invece, le arenarie.

 

Giocare fra i comignoli

Se non ci si ostina a voler ripristinare la destinazione d’uso originaria, la rifunzionalizzazione di un comignolo può rivelarsi estremamente divertente e sfiziosa. Perché non necessariamente il nostro vecchio comignolo deve essere collocato sul tetto. L’esempio che vi proponiamo nella foto sopra è illuminante. Il padrone di casa ha portato in giardino, a livello del terreno, quel che di norma si trova sospeso in alto. Ha creato una piccola collezione di comignoli. E li ha raggruppati con brillante piglio. Una soluzione deliziosa.

 

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