Sinfonia domestica
Un argomento che crea fazioni opposte: c’è chi ama la musica tanto da volerla sempre in casa, e c’è chi, invece, la ignora. Alcune dimore ne sono completamente prive; altre ne fanno tesoro. Anche fra gli addetti ai lavori delle riviste di case: ci sono fotografi d’interni che impazziscono di gioia al cospetto di un pianoforte, di un juke-box, di una chitarra elettrica; altri non ne scorgono alcun fascino – lo verifichiamo solo a shooting concluso – fanno il possibile per evitare di fotografare quelle presenze sonore da loro considerate alla stregua di “interferenze”.
Di certo, una dimora senza musica è come un film privo di colonna sonora. Tanti non se ne avvedono ma, senza musica, anche il film più bello perde drasticamente la propria espressività. Molto più di quanto si possa immaginare. Gli appassionati di cinema lo sanno bene. Quelli di case, invece, spesso ignorano la forza evocativa, affettiva e passionale associata a strumenti musicali, a radio, a giradischi, ai nostri vecchi vinili… Che possono diventare elementi d’arredo insolitamente emozionanti, preziosi e personalissimi. In questa prima puntata, tratteremo, nello specifico, degli strumenti musicali.
Dimore classiche e dimore rock
Potremmo dire che ogni casa antica incarna un proprio stile musicale, una propria epoca d’appartenenza, una propria atmosfera, un proprio genere… Ci sono dimore signorili che evocano la solennità di una sinfonia e ci sono case contadine che evocano antiche musiche da ballo. Ci sono case elegantissime che ricordano la compostezza di certa musica da camera e ce ne sono altre, più giovani e disinvolte, ammantate di uno spirito rock.
Eleganza in bianco e nero
Un lusso. Le dimore provviste di pianoforte evocano una ricercatezza solenne. E anche un gusto per l’arredo originale e personalissimo. Specie con un pianoforte a coda o a mezza coda, conformazione che ostacola la semplice collocazione a parete e impone dislocazioni più centralizzate e imprevedibili. Amplificando la maestosità di quella presenza e riconfigurando l’intero percorso domestico.
Musica “da camera”
Strumenti singoli o sequenze di strumenti regalano agli ambienti atmosfere “sonore” fortemente caratterizzate. Non serve che quegli strumenti siano suonati. È sufficiente che siano visibili per recepirne – virtualmente – l’inconfondibile timbro. È possibile spaziare fra cenni d’eleganza (gli strumenti ad arco – viole, violini, violoncelli e anche il contrabbasso – evocano un gusto dotto e ricercato. Altri strumenti più desueti – come l’arpa (celtica, in questa casa), la lira, il clarino e il sax – regalano un tocco culturale (e un gusto domestico) di formidabile personalità.
Sala “da concerto”
Molti potrebbero pensare a un pianoforte. In realtà, quello nella foto di seguito è un fortepiano. Lo abbiamo ammirato in un’indimenticabile dimora medievale friulana (la parete a scacchi risveglierà in tanti il ricordo della bellissima Brunelde). Si tratta veramente di una costruzione storica dove la musica è protagonista. Qui si svolgono numerosi concerti di musica antica. E il proprietario – il simpaticissimo Maurizio, interlocutore dotto e finissimo – è anche un talentuoso musicista.
Suoni rurali
Esattamente come esistono dimore nobiliari e costruzioni rurali, ci sono strumenti musicali che evocano una tradizione colta e una più popolare. Un emblema di queste ultime atmosfere, quelle rurali e contadine, è certamente la fisarmonica, strumento nobile ma ammantato di una tenerezza antica che si traduce anche in casa.
Rustico e rock
Uno studiolo permeato di passione per i materiali di recupero e per la musica rock. Un connubio ricorrente. Come nella casa di un arredatore, grafico e cantante di Parma. Curiosità: questa sua casa è in continuo divenire. L’avevamo ammirata diversi anni fa, quando lo studiolo era arredato in modo completamente diverso. E siamo tornati a visitarla più di recente. Il servizio è su CasAntica 143.
