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Sorprese dal Medioevo

Talvolta, l’antico si sospinge in atmosfere che non riguardano un generico e indistinto “ieri” ma che lambiscono il passato remoto. È il caso di uno dei fiori all’occhiello di CasAntica 99. Si tratta della Torre del Grifone, una dimora di Stremiz (UD), borgo d’origine medievale nel territorio comunale di Faedis (UD). “Un luogo pazzesco, ricco di mulini, percorso da mulattiere – ci hanno raccontato i proprietari – Regna un’atmosfera mistica sconosciuta alla maggior parte dei friulani: il borgo si trova in posizione marginale e per raggiungerlo bisogna tassativamente voler venire qua”.

Sino a pochi anni fa, la Torre del Grifone era una vecchia costruzione con anonimi interni di gusto anni ‘60. I proprietari ci hanno mostrato le foto degli ambienti prima che prendessero il via i lavori. E il raffronto fra il primo e il dopo ci ha lasciato realmente senza parole.

Sembrava una semplice “vecchia casa”. Senonché, in fase di recupero sono inaspettatamente emerse tracce antichissime. Sulla facciata sono usciti degli angoli massicci. Togliendo le piastrelle al pianterreno è stato rinvenuto un meraviglioso pavimento in cotto, che, a sua volta, occultava una pavimentazione in pietra ancor più antica. Lavorando alle pareti, si è scoperta l’esistenza di splendide nicchie e finestrelle. “Non solo: nel corso dei lavori abbiamo verificato che la pianta di questa costruzione è perfettamente quadrata – raccontano i proprietari – Indizi che riconducevano a una costruzione d’origine medievale. Probabilmente, una vecchia torre demolita e ricostruita, forse riferibile al XIII secolo, come altre testimonianze del borgo stesso e dei dintorni. Ci troviamo nei colli orientali del Friuli, la zona con la maggior densità di castelli. Non a caso, nota come Terra dei Nove Castelli”.

Insomma: la semplice “vecchia casa” si è rivelata una vera e propria sorpresa medievale. E queste origini inaspettate hanno fornito lo spunto anche a livello di atmosfere, di arredi, di decorazioni

Il restauro è stato condotto “a tre voci”. La prima è quella di Paola, la proprietaria. La seconda è quella di Loris Clocchiatti, formidabile addetto ai lavori che gli affezionati di CasAntica ricordano certamente per La Brunelde e il Castello di Kamering, in Austria. La terza è quella di Pietro, il figlio di Loris, un giovanissimo cresciuto a stretto contatto con il linguaggio del recupero e portavoce di rare consapevolezze in tema d’antico.

Per il servizio abbiamo fatto tesoro di tutte e tre le loro voci. A testimonianza di come il recupero possa offrire stimoli entusiasmanti e diversissimi fra loro anche quando si tratta di una singola casa.

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