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Tavolozza autunnale

La stagionalità non riguarda solo gli esterni. Gli interni delle case più vive e amate mutano col cambiare delle stagioni. Meglio ancora: dovrebbero mutare. Specie le dimore di campagna. Quelle di città sono inevitabilmente più impermeabili alle seduzioni esterne. È anche per questo che gli appartamenti e le dimore dei centri urbani sono spesso associate a un’idea di “freddezza” e asettica fissità estetica. Fateci caso: l’assenza di seduzioni paesaggistiche esterne si traduce anche negli interni.

In campagna, invece, i rimandi e le contaminazioni fra paesaggio e nido domestico rappresentano un gioco stimolantissimo che può accendere e riscaldare l’atmosfera. Forse, i signori non ci fanno caso: quasi sempre sono portavoce di un approccio strutturale e pragmatico ai materiali della tradizione. Il cotto. La pietra. Il legno. Il ferro battuto… Ma le signore – che sono spesso le vere fautrici della poesia e della tenerezza domestica – sanno bene che ogni momento dell’anno offre spunti estetici preziosi. E in queste giornate basta davvero una passeggiata fuori casa per scoprire un mare magnum di spunti da raccogliere per ingentilire e per abbellire gli interni: foglie screziate dai colori più caldi, rami, grappoli d’uva, melagrane, castagne, zucche

Gli ingredienti di stagione

Questi tesori di stagione regalano i colori, i profumi e l’ariosità del paesaggio. Portano in casa una formidabile atmosfera di quotidianità e gioia. Senza bisogno di spendere granché. Anzi: spesso questi “complementi d’arredo” si trovano abbondantissimi e gratuitamente. Ed è la creatività dei padroni di casa che può trasformarli. Perché non è vero che una bella dimora è sempre e solo questione di denaro. Questi semplicissimi tocchi d’autunno raccontano alla perfezione l’importanza degli ingredienti “poveri”, spesso più potenti e suggestivi di qualsiasi ninnolo e di qualsiasi soprammobile inutilmente pretenzioso.

Apparecchiare l’autunno

Ripercorrendo l’archivio di CasAntica alla luce delle seduzioni autunnali ci è tornata in mente Casalina, una meravigliosa dimora di Mondaino (RN) che avevamo visitato qualche autunno fa, pubblicata su CasAntica 81 (il numero è già andato esaurito ma è ancora disponibile in versione digitale). Uno di quei servizi che ripercorriamo sempre con enorme piacere e che, a ogni nuovo sguardo, rivela sorprese inaspettate. In quell’occasione, Elena, la padrona di casa, e un’amica arredatrice, la bolognese Cristina Giordani, ci avevano fatto trovare la dimora impreziosita da incantevoli tocchi stagionali. All’esterno e all’interno. Come questa tavola apparecchiata con i materiali, gli ingredienti, le texture e i colori che evocano il paesaggio circostante: i gialli, i rossi, i marroni

L’autunno è il benvenuto

Si può evocare l’autunno sin dall’ingresso, con la porta ingentilita da una zucca porta-fiori. In certe zone d’Italia, le zucche sono utilizzate sin dalla notte dei tempi per incorniciare l’ingresso di casa. Adagiate per terra o trasformate in contenitori, preludono all’abbraccio ospitale degli interni.

Piccoli piaceri en plein air

Nelle giornate di sole, nonostante le poche ore di luce e le temperature in rapida discesa, è ancora piacevole godersi alcuni fugaci momenti di convivialità all’aria aperta. Magari sorseggiando una tazza di tè, ovviamente caldissimo. L’occasione giusta per una mise en place essenziale, ispirata ai colori e ai simboli dell’autunno.

Colorare con le zucche

Non c’è mai bisogno di esagerare. Per vestire in abiti stagionali appropriati una casa può bastare un centrotavola ricolmo di tesori autunnali. E poi ci sono i fiori secchi. C’è chi li ama. E c’è chi li considera con un pizzico di sufficienza. Ma le composizioni di fiori secchi accendono di tenerezza una casa. Ed è un piacere realizzarle da sé.

Abbinamenti cromatici

C’è poi la possibilità di giocare con i rimandi cromatici. Pensiamo a un servizio di piatti verdi, gialli, ambrati… Per non parlare dei tessuti. Avete presente quelli stampati a ruggine della tradizione romagnola? Ecco: questi sono perfetti per creare assonanze e armonie di colori. 

Frutti di stagione

Altri simboli imprescindibili dell’autunno sono l’uva e le malagrane. Entrambe sono emblema di abbondanza. Il vino, specie quello novello, è uno dei protagonisti assoluti dell’autunno. Così come le foglie di vite. Per non parlare delle castagne. Che alludono a un fascino multisensoriale: le caldarroste incarnano alla perfezione il profumo dell’autunno. Non lo pensate anche voi?

 

Suggerimenti di lettura:

Natura in casa”, di Louise Curley, con foto di Jason Ingram, pubblicato da Logos

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