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Tavolozza di marmo

Si dice marmo. Una semplice parola. Ma che, a ben guardare, si rivela un universo amplissimo, addirittura sconfinato. Dal punto di vista cromatico esiste un’incredibile varietà: bianco, grigio, rosso, giallo, rosa, verde, marrone

Una tavolozza che – in tema di pavimenti – può tradursi nelle combinazioni più imprevedibili e varie, assecondando i gusti e le esigenze più mirate.

 

Effetto monocromo

I pavimenti uniformi in pietra, quelli formulati sulla continuità cromatica e formale dei singoli elementi modulari, rappresentano una scelta sempre efficace. Specie con i marmi bianchi o quelli di un grigio tenue, che accentuano la luminosità di un ambiente e rappresentano una scelta classica, al di sopra delle mode, esteticamente eterna.

Con i marmi colorati e quelli più scuri è facile eccedere. Il risultato può piacere immensamente all’istante ma rivelarsi, in breve tempo, stancante.

La selezione del colore, poi, presuppone una certa consapevolezza: osservando i singoli campioni è difficile rendersi conto dell’effetto che possano fare su ampia scala. E prima di spingersi in questa direzione è bene chiedere la consulenza di esperti.

 

Geometrie in bicromia

Una seconda alternativa efficacissima è rappresentata dai pavimenti che alternano elementi dominanti chiari alternati a elementi colorati di proporzioni più ridotte. Sono sufficienti due colori ben ponderati per spezzare l’uniformità e creare trame geometriche di sorprendente eleganza.

 

Effetto mosaico

Puntando sull’amplissima varietà della tavolozza del marmo e, in generale, della pietra, è possibile creare veri e propri mosaici. Questa soluzione consente di far tesoro di semplici “ritagli”. Un autentico must in tema di recupero.

Ci si può sbizzarrire su superfici più o meno ampie. Col rischio di incorrere in effetti di pesantezza. Meglio circoscrivere questi settori variopinti, magari collocandoli in corrispondenza di varchi, passaggi e settori da valorizzare.

 

Combinazioni con altri materiali

L’effetto mosaico può essere creato con marmi colorati o con elementi di natura diversa: cotto, ciottoli o addirittura legno.

Le combinazioni, in questo caso, tendono a un più marcato effetto materico, che, su ampia scala, rischia di tradursi con effetti di pesantezza. Meglio circoscrivere questi mosaici in piccoli porzioni, possibilmente geometriche, per accentuare il senso di ordine della composizione.

 

Potremmo andare avanti all’infinito, tante sono le possibilità combinatorie della pietra e del marmo. Nelle scelta della soluzione più adeguata al proprio gusto e alle esigenze della propria abitazione è fondamentale avvalersi della consulenza di esperti. Fra i riferimenti più preziosi, da menzionare Linea Rustica Marmi. L’azienda, con sede a Chiampo (VI), è sul mercato lapideo da oltre quarant’anni ma da sempre si caratterizza per un orgoglioso approccio artigianale, importantissimo, specie nell’ambito delle nostre case antiche.

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