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Giardino di Villa Monastero sul lago di Como
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Una storia lunga nove secoli

Villa Monastero di Varenna, di proprietà della Provincia di Lecco, rappresenta uno degli esempi più interessanti di dimora in stile eclettico di fine Ottocento. Affacciata sul ramo orientale del Lago di Como e circondata da un Giardino Botanico di grande impatto scenografico, è una delle principali attrattive del territorio per la sua posizione strategica. Molto apprezzata dal pubblico, nel 2024 ha accolto più di 300mila visitatori.

Facciata di Villa Monastero
Da monastero a residenza signorile

La Villa nasce dalla trasformazione di un antico monastero femminile di fondazione cistercense dedicato a Maria Vergine, sorto alla fine del secolo XII per filiazione di quello di Acquafredda, nella vicina Lenno. A metà Cinquecento il convento fu acquistato dalla famiglia Mornico, che detenne la proprietà per più di tre secoli e la rese nota sul Lario come “Villa Leliana”. Passata in seguito ad altri proprietari, tra cui Carolina Blondel Maumari (nipote di Enrichetta Blondel, prima moglie dello scrittore Alessandro Manzoni) e il tedesco Walter Kees, che le diede il suo attuale aspetto eclettico, nel 1939 venne donata dalla famiglia milanese De Marchi, affinché divenisse bene pubblico e sede di un museo.

Una Casa Museo con diversi stili del passato

La Casa Museo, realizzata nel 2003, deriva dalla trasformazione del monastero soppresso e divenuto residenza patrizia nel Seicento. Conserva l’aspetto di antica dimora, frutto delle sovrapposizioni degli interventi operati da diversi proprietari e propone un percorso museale diviso in 14 sale, ognuna caratterizzata da uno stile del passato, secondo il gusto eclettico tardo ottocentesco. La raffinatezza delle decorazioni e degli arredi, la ricchezza dei materiali e la varietà degli spazi accoglie il pubblico in un’atmosfera affascinante.

Il Giardino Botanico lungo il lago

Il Giardino Botanico, che si estende per quasi 2 km lungo il fronte lago, è ricco di specie particolari e rare, che insieme alla consueta flora mediterranea lo caratterizzano nel suo aspetto unico. Grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza (2022) finanziato dall’Unione europea NextGenerationEU, è stato recentemente oggetto di un importante intervento di valorizzazione e riqualificazione mirato a ristabilire la coerenza stilistica e botanica, e a garantire l’efficienza degli impianti per rinnovare in chiave sostenibile il rapporto virtuoso fra componente vegetale, ambientale e architettonica. Il patrimonio vegetazionale è stato ricondotto al disegno e alle proporzioni originali attraverso un attento lavoro di arricchimento delle collezioni botaniche e di miglioramento delle condizioni colturali.

Anche la visita alla Villa è stata arricchita da percorsi multimediali e interattivi, con una rivisitazione delle collezioni botaniche e museali e uno specifico approfondimento riguardo il periodo monastico, di cui poco si conserva.

Situato all’ingresso di Varenna, il giardino si sviluppa su una lunga fascia di terra affacciata sull’acqua, dove il clima temperato ha favorito la crescita di specie botaniche esotiche e autoctone, implementate nel corso dei secoli. L’aspetto attuale si deve al penultimo proprietario Walter Kees, che nel 1897 acquistò la dimora seicentesca, restaurandola e ampliando il giardino con cipressi, corbezzoli, pitosfori e filari di agrumi — tra cui aranci, limoni, cedri e pompelmi. Nel tempo, il giardino si è arricchito con piante provenienti da tutto il mondo: Agavi, Dasylirion, palme blu e della Guadalupe provenienti dal Sud America, Cycas, palme rustiche, Canfore provenienti dalla Cina e Giappone, Cordyline provenienti dall’Australia e Nuova Zelanda, oltre a una collezione di rose inglesi.

Un percorso architettonico in cui la natura viene ricreata

Fontane, balconcini, terrazzini e loggiati sull’acqua illeggiadriscono la passeggiata a lago, alternati a sculture, rilievi decorativi e un tempietto circolare che, insieme al gruppo scultoreo della Clemenza di Tito (opera dell’artista neoclassico Giovan Battista Comolli), accoglie all’ingresso il visitatore. Alla fine del percorso una Kaffe Haus è impreziosita da profumati roseti, glicini di numerose specie, collezioni di ortensie. Specie mediterranee si alternano a curiosità botaniche provenienti da tutto il mondo, raggiungendo complessivamente il numero cospicuo di più di 900 essenze, con varie fioriture stagionali.

Un centro culturale di eccellenza dedicato all’arte e alla scienza

Nel corso dell’anno Villa Monastero offre ai visitatori un interessante calendario di mostre e attività culturali che si svolgono durante l’intera stagione di apertura della Casa Museo e del Giardino Botanico. Villa Monastero è inoltre un Centro Convegni, conosciuto a livello internazionale grazie anche ai corsi della Scuola Italiana di Fisica, che videro nel 1954 la presenza di Enrico Fermi. Oggi offre a enti, università e aziende la possibilità di tenere convegni, seminari, corsi di formazione e workshop in una cornice suggestiva e ricca di storia. Il contesto della Villa è ideale anche per attività didattiche che si articolano in percorsi, laboratori di approfondimento e attività ludiche dedicate alle scolaresche e alle famiglie.

Musei in connessione

Villa Monastero fa parte inoltre del Sistema Museale della provincia di Lecco, una realtà che accoglie 53 musei e beni culturali situati nel territorio lecchese, distribuiti sul ramo orientale del lago di Como, in Valsassina, Brianza e nella Val San Martino, con diffusa presenza di beni artistici, storici, architettonici e paesaggistici che lo connotano e impreziosiscono.

Vista dall'alto dell'ingresso esterno a Villa Monastero

Per maggiori informazioni sulle visite a Villa Monastero, consulta il sito ufficiale!

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