CasAntica n° 34 – Marzo Aprile 2010

C’è un livello qualitativo intermedio che accomuna le riviste sul tema della case. Quasi tutte attingono a servizi preconfezionati d’agenzia. CasAntica punta su reportage confezionati internamente: un approccio artigianale che non è passato inosservato e che ci offre la possibilità di modulare ogni volta filo conduttore e atmosfere. Lo scorso numero strizzava l’occhio all’antico da addetti ai lavori (con case di proprietari-architetti). CasAntica 34, in edicola a marzo-aprile, promuove case rinate nel segno di una creatività più spontanea, semplice e colorata, soffermandosi su accezioni d’antico poco battute. A cominciare da una dimora cristallizzata nel passato, in un villaggio Walser piemontese. L’impervia collocazione ne ha preservato le atmosfere “borghesi” anni ’30-40. C’è poi una casa che evoca la più rigorosa tradizione toscana. Ma si tratta di una costruzione nuova di zecca, realizzata con materiali edili di recupero. Altri servizi puntano sulle seduzioni cromatiche: un palazzetto viterbese all’insegna di una coloratissima semplicità e – contrapposta – un’elegante dimora del ‘700 dalla tavolozza aristocratica. C’è poi un ampio reportage dedicato a Borghetto, un villaggio di mulini “adagiato” sul Mincio. Oggi i mulini sono diventati coloratissime suite. E Borghetto è il più nome più “cliccato” fra i 100 del Club dei Borghi più belli d’Italia.