CasAntica n° 45 – Gennaio Febbraio 2012

Le riviste dedicate alle case celebrano due tipologie di interlocutori: gli architetti (specie quelli potenti a livello internazionale) e le griffe del design (per sottaciute ragioni commerciali). CasAntica, bimestrale di 3ntini Editore dedicato alle ristrutturazioni con materiali di recupero, ha sempre guardato oltre. Perché l’indagine sulle dimore della tradizione italiana richiede voci diverse: quelle di progettisti-ricercatori (e non di architetti-superstar), quelle di artigiani tipici (più che aziende di design) e quelle di studiosi di linguaggi costruttivi geograficamente miratissimi. Interlocutori tanto preziosi quanto snobbati dall’editoria di settore. Tranne CasAntica. Il numero 45 (gennaio-febbraio 2012) ne fa davvero tesoro, con dimore raccontate da addetti ai lavori portavoci di campi d’azione spesso inesplorati. È il caso di una straordinaria baita alpina rivestita di legno antico: abbiamo voluto che a raccontarla fosse l’artigiano che l’ha realizzata. È poi il caso di una dimora toscana ristrutturata da un raccoglitore di materiali di recupero. C’è una casa abruzzese restaurata da un’archeologa, portavoce di rare consapevolezze storico-costruttive. C’è la dimora del Montefeltro di un ingegnere, vero pioniere del recupero architettonico. E c’è un intero borgo gioiello sistemato da una coppia di addetti ai lavori: lui ingegnere, lei geometra.