Casantica n° 67 Settembre Ottobre 2015 – digitale

Quello di settembre-ottobre è il numero di raccordo fra l’estate e la stagione fredda. CasAntica 67 abbraccia i due estremi. C’è una casa all’insegna del legno di recupero, dove le atmosfere della tradizione Walser dialogano con una vivibilità contemporanea. Di norma, le riviste nazionali raccontano le case montane solo in inverno. Noi l’abbiamo ripercorsa alla luce di fascinazioni assolate. 
Poi c’è una elegantissima dimora francese, che racconta l’eccellenza del vino (riferimento stagionale imprescindibile) e che, a ben guardare, rivela uno charme diverso dalle case italiane rivisitate all’insegna del gusto d’Oltralpe. 
Piccola curiosità è un negozio nel centro storico di Cuneo. Ha un nome bizzarro: Il Borseggiatore. Gli interni sono trasfigurati dal legno di recupero e da una manualità senza tempo. Sembrerebbe una divagazione dai contenuti “domestici”. In realtà, questi contesti consentono di guardare avanti. Perché tante soluzioni legate al mondo del recupero oggi associate al mondo della casa hanno debuttato in negozi, bar, ristorantini… C’è poi La Roccaccia, una torre medievale incastonata fra i Monti Sibillini. Una dimora dove il linguaggio del recupero si dipana con una profondità rara e cenni di autentica poesia. La si riconosce dai dettagli. A cominciare dalla luce. Che, qui, non evoca l’oscurità associata alle ristrutturazioni italiane. E non richiama neppure il candore dei metodi shabby chic. È una luce diversa. E insolitamente rispettosa dei materiali di recupero.