Casantica n° 74 Novembre Dicembre 2016 – digitale

Il restauro con materiali di recupero è una lingua viva, in costante evoluzione. Sino a una decina di anni fa, la grammatica era più uniforme. Oggi, le case antiche sembrano lingue autosufficienti. Casantica n° 74 rivela più che mai la straordinaria moltiplicazione di approcci, atmosfere e seduzioni associate all’antico.

C’è un appartamento anni ‘60 (Abbracciando Cortina), trasfigurato dal legno di recupero. La tradizione dialoga con il design contemporaneo. Una progettualità protesa nel futuro.

C’è una struttura rurale brianzola (Una cascina lombarda a lume di candela) rivisitata alla luce di una finezza e di una delicatezza tutte femminile. Arredi, oggetti, collezioni sono il frutto di ricerche minuziose fra mercatini e botteghe di artigiani italiani e d’Oltralpe.

C’è una dimora in alta Val Trebbia (Un nido davanti al cielo) che racconta un antico multisensoriale che si ammira, si assapora, si tocca, si respira a pieni polmoni e si percepisce anche nella pacatezza di chi abita quella casa. Perché in alcune dimore anche lo stile di vita è antico. Così come la manualità (numerosi arredi sono stati realizzati dal padrone di casa. Non sono stati semplicemente acquistati. E la differenza è sostanziale).

C’è un anche un servizio emiliano (Atelier di Contessa) che sorprenderà tanti. È una dimora familiare, abitata quotidianamente, adattata a esposizione di mobili, complementi e tessuti d’arredo realizzati dalla padrona di casa. Un esempio incredibile di “showroom domestico”.