GiardinAntico n° 30 Dicembre 2013 gennaio 2014

La legnaia, la vicenda toccante e speciale di una biopiscina in Australia e della sua creatrice, le arance (biologiche e per la salute), la Stella di Natale, il tè e il suo rito, i tortelloni alla salvia della nonna, le rose negli arredi di casa… sfogliando questo numero di GiardinAntico ci arriva una sensazione di piacevole calore.
Torna la nostra memoria ai ricordi di una volta, alle merende consumate nei cortili, dopo corse sfrenate nei parchi, a giocare a nascondino. O ai pranzi della domenica, con tutta la famiglia racconta intorno allo stesso tavolo, magari guardando fuori dalla finestra, nell’attesa spasmodica di uscire in giardino, all’aria aperta.
Sensazioni che hanno una cornice precisa, verde, definita. Una cornice che possiamo ritrovare, non senza emozionarci, nei giardini di questo numero. Così diversi fra loro eppure accomunati da un sottile filo conduttore.
Un percorso che inizia scendendo i sentieri di pietra del giardino di Piacenza, fino alla sorpresa finale. Poi prosegue in un cortile di Torino, dove davvero pare di scorgere i nostri nonni, fra le ortensie e le scalinate di legno. Si nasconde in una fiabesca veranda di Conegliano (Treviso). Abbaglia fra le assolate ed eleganti aiuole di un cascinale di campagna nel ravennate. Diventa cartolina sulla collina di Bellosguardo (Firenze). E infine pulsa di vita, esperienze e colori nel magnifico intervento di un nostro lettore (Marco), dalle parti di Roma.
Giardini, calore, emozioni, vita. Che altro?

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