Giardino n° 46 – Autunno 2018

Un mare di “onde olandesi” per creare giardini naturali. È il Dutch Wave, più che uno stile di giardinaggio una filosofia green che arriva dal nord Europa e sta appassionando molti paesaggisti.

Di questo intrigante movimento l’affabile Clark Lawrence ci spiega le linee guida, con un ventaglio di suggerimenti applicabili ai nostri giardini.

È un giardino naturale Pettifers Garden (Inghilterra), raccontato dalla paesaggista Laura Pirovano: un gioiello che mixa la sapienza orticola anglosassone con la creatività del design olandese. Il risultato? Un affresco di perenni e graminacee, arredi e colori che non ha eguali.

È un giardino naturale anche quello incontrato in Emilia, grazie al restauro conservativo di un edificio rurale. Le imponenti querce, le rose antiche, le ortensie, gli orci e i camminamenti in pietra e mattoni restituiscono al luogo le suggestioni di un passato che appartiene alla tradizione della famiglia italiana.

“Naturale” è l’anima che ha ispirato Isa e Riccardo nel progetto del loro orto-giardino. Così la profonda ristrutturazione di un’abitazione di campagna coinvolge i terreni intorno, in un susseguirsi di scorci incantevoli, fra spazi dedicati alla memoria e altri pensati per la socialità.

Atmosfere bucoliche caratterizzano anche il giardino naturale “ritrovato” di Luigina Giordani. Qui la paesaggista ha recuperato la serenità perduta dopo il terremoto che ha colpito le Marche nel 2016, ricreando in appena un mese un nuovo spazio verde accogliente, colorato, ricco di piante, fiori e arredi naturali, ispirato ai canoni del recycle design.

Sempre nelle Marche, seguendo il medesimo filo conduttore, troviamo un… giardino giapponese. È Wabi-Sabi, un minuscolo borgo immerso nei boschi dei Monti Sibillini, fulgido esempio di integrazione architettonica marchigiana e nipponica.

E se non siete ancora sazi, potete stropicciarvi gli occhi con i cortili segreti e i giardini storici di Bologna, svelati in occasione di DiVerdeinVerde, la kermesse che in maggio apre al pubblico per due giorni i portoni dei palazzi del centro.

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