CasAntica n°109 marzo digitale

CasAntica 109 pone l’accento sui diversi approcci al recupero architettonico, quelli più classico e quello più attento alle nuove direzioni del buon restauro. La tradizione più classica e rassicurante è rappresentata da due nidi del Chianti, realizzati in quelli che erano due annessi agricoli, oggi trasformati in casette. Negli interni regna un gusto toscano impregnato di una dolcezza, di una semplicità e di una tipicità incantevoli e – al contrario di altre atmosfere antiche – non soggette a invecchiamento.

Sempre classica e tradizionale, ma con guizzi di una ricercatezza e di un’eleganza esclusive, è una cascina lombarda trasformata in ristorante. L’abbiamo ripercorsa con la proprietaria, architetto e arredatrice, cogliendo l’occasione per fare il punto sulle nuove esigenze dell’antico scaturite sulla scia dei lockdown e sui momenti di difficoltà che alcuni giganti di recupero trasformati in ristoranti e in location per eventi hanno vissuto nel corso degli ultimi due anni.

Un altro emblema di classicità riguarda una costruzione straniera. Si tratta di una casa del nord del Galles in cui i materiali strutturali della tradizione (il cotto, la pietra, il legno…) brillano in assoluta purezza, senza leziosità, senza manipolazioni arbitrarie e senza concessioni alle nuove mode del recupero.

Il futuro è esemplificato da una villa nobiliare di campagna. Si tratta di Villa Capilupi, a Suzzara (MN). Gli ambienti sono cristallizzati in un passato inviolato e potentissimo, con pavimenti e soffitti originali e i vecchi intonaci originali percorsi da evidenti rughe. Senza rimaneggiamenti arbitrari. Questi interni sono rivisitati da un’amica architetto con approccio sperimentale, serevendosi di arredi antichi di epoca e provenienza insolitamente articolate.

Un’altra costruzione che racconta il futuro dell’antico è Sasso Erminia, a Secchiano di Novafeltria (RN) ristrutturata nel culto dell’ecosostenibilità, un campo d’azione di cui spesso ci si dimentica ma che rappresenta più che mai una lezione di buon recupero per le generazioni future.