CasAntica n°111 maggio
Il mondo dei materiali di recupero è più che mai vitale. E le nuove generazioni stanno adattando questo linguaggio ad atmosfere inedite, profondamente diverse rispetto a quelle in voga sino a qualche anno fa, quando imperavano l’antiquariato in stile e la rappresentazione di un’opulenza estranea alla tradizione rurale. Casantica 111 si sofferma proprio su queste direzioni future, esplorando antiche costruzioni ristrutturate da giovani innamorati della tradizione. È il caso di una giovanissima famigliola che ha ristrutturato una tenuta agricola a Borgo a Buggiano (PT). Un recupero minuziosissimo che coniuga le atmosfere regionali più tipiche con inediti tocchi di personalità e creatività.
C’è un’antica dimora veneta, di Alonte (VI), dal “cuore tecnologico”. Gli ambienti abbinano stimoli del passato e un approccio progettuale proteso al futuro, occasione per sperimentare nuovi materiali, nuove atmosfere e nuove funzionalità. La ricerca di nuove funzionalità caratterizza anche tre costruzioni umbre, cristallizzate in un antico austero, potente e senza fronzoli. Come la vineria, un contesto dove passato e presente, attrezzi della contemporaneità e involucro antico si esaltano vicendevolmente.
C’è anche un recupero cittadino: l’antica casa atelier di una pittrice statunitense, nel cuore di Firenze. Ristrutturare in un centro così ricco di storia e cultura significa conoscere a fondo il contesto, facendo tesoro di accorgimenti spesso sconosciuti a chi associa il recupero alle case di campagna.