CasAntica n°116 novembre digitale
CasAntica 116 propone uno sguardo articolato sul mondo del recupero. Sino a qualche anno fa le case antiche assecondavano caratteri piĂš uniformi e lâantiquariato svolgeva un ruolo prioritario. Câerano, di fatto, due categorie di riferimento: gli arredi in stile e gli arredi di gusto rustico, i mobili ricercati e i quelli dâarte povera. Gli appassionati di lunga data tendono ancor oggi ad assecondare questâapproccio, che ha una sua assoluta nobiltĂ , perchĂŠ presuppone consapevolezze sugli stili storici, sulla qualitĂ dei materiali, sulle finiture, sulle botteghe in cui hanno preso forma quegli arrediâŚ
Le case degli appassionati piĂš ferrati sullâargomento sono ammantate di questo rigore. Ă il caso del meraviglioso Mulino della Rocca di Gaggio Montano (BO), un contesto esemplare per scelte dâarredo e per un rigore conservativo che ha coinvolto anche la sala delle macine. Ancor piĂš ricercata, ammantata di un gusto decorativo esplicitamente allâinsegna delle preziosità è una dimora, ricavata in quello che era il castello del borgo, di Montalbano di Zocca (MO). Al suo interno si ammira una sorprendente collezione di oggetti dâarte, di vetri e ceramiche primo Novecento.
Nelle case ristrutturate dalle nuove generazioni di appassionati, allâantiquariato è subentrato il modernariato. E si è dissolta la discriminazione tra ricercato e rustico. Le nuove generazioni non si vergognano piĂš di rappresentare la massima semplicitĂ . Un sorprendente esempio di questo gusto è una piccola dimora sul lago di Como ristrutturata da Petr, giovane architetto russo. Nei suoi ambienti, gli oggetti antichi sono ridotti allâessenziale, impregnati di frugalitĂ e intercalati da soluzioni di nuova concezione. Eppure lâatmosfera antica si afferma con incredibile potenza.
LâessenzialitĂ di Petr è una prerogativa delle nuove generazioni. Un minimalismo che trova riscontro anche nelle dimore montane, dove lâampio utilizzo di legno di recupero si presta a eccessi di decorativismo. A Venasca (CN), in Val Varaita, abbiamo ammirata una âcasa dei nonniâ ristrutturata assecondando il gusto di due giovani nipoti. Il risultato? Una dimora dove la tradizione è al servizio di una linearitĂ moderna e della funzionalitĂ . Ma senza gli eccessi di altre case montane in cui lo sperimentalismo annulla la tradizione. Qui, passato e contemporaneitĂ , estetica e funzionalitĂ dialogano senza sbilanciamenti. Una bella lezione da parte delle nuove generazioni.