CasAntica n°117 dicembre gennaio

CasAntica 117 esplora tipologie architettoniche inusuali e dai caratteri estremi. Lo sguardo spazia dalle Alpi al Salento, dai centri storici cittadini ai paesaggi verdissimi, da piccole abitazioni a giganti architettonici.

Un nido nel cuore di Lecce, a due passi dal duomo, si caratterizza per i sorprendenti interni scanditi da archi, da volte e da emozionantissime pareti centenarie. Gli arredi, ammantati di una purezza e di un’essenzialità contemporanee, sono scaturiti da un supremo rispetto dell’antico.

Al confine tra Umbria e Toscana, immersa in un paesaggio stupendo, abbiamo ammirato una grande costruzione rurale che nasconde una sorpresa. Intervenendo su una parete su cui era stata creata una scala in muratura, è emerso l’accesso a una antichissima casa torre. Questa costruzione fortificata, nel corso dei secoli, è stata inglobata da altri ambienti e cancellata dalla memoria. I proprietari, che non sapevano nulla di questi trascorsi, hanno valorizzato questo cuore medievale, che rappresenta una sorta di casa nella casa.

Ancor più grande è una corte mantovana che coniuga ricercatezze signorili e frugalità contadina. Il nucleo centrale è la dimora padronale seicentesca, con soffitti decorati, abbracciata dalle barchesse, con stalle, fienili, magazzini e gli alloggi per i lavoranti. Un complesso enorme che racconta un passato all’insegna di una cooperazione e di una convivialità rifuggite dagli appassionati, più attratti da situazioni domestiche raccolte e segrete. La rinascita di queste grandi corti rappresenta una delle sfide più ardue e interessanti per il futuro del recupero.

C’è il passato remoto e c’è il passato prossimo. È il caso di una costruzione piemontese, in Val Formazza, dalla storia recente e ben poco ambiziosa: un magazzino in cemento utilizzato per alloggiare le attrezzature dell’Enel. Il padrone di casa lo ha trasfigurato con affetto, con materiali senza tempo, con dedizione vera e con una manualità che incanta.

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