Casantica n.127

Un numero profumato di festa. CasAntica 127 punta sulle atmosfere invernali e natalizie. Alcuni servizi inneggiano alle festività di fine anno da punti di vista diversi e complementari. Da una parte, c’è un’antichissima dimora di Anghiari (AR) dove sono state create meravigliose mise en place ispirate al Natale più intimo, domestico e familiare. Dall’altra ci sono gli ambienti di un meraviglioso ristorante di Carate Brianza (MB), con addobbi e angoli che rappresentano un’autentica scorpacciata festosa. Un servizio che evoca quella spettacolarità, quel gusto scenografico e quella varietà di spunti che nelle semplici dimore domestiche non è possibile rappresentare ma di cui, oggi, si sente sempre più l’esigenza.

Le altre dimore di CasAntica 127 si soffermano su atmosfere più tipicamente invernali. La prima è una casa di Assisi (PG), risalente al ‘200, che evoca un abbraccio caldo e raccolto. Il cuore domestico è un bel camino scoppiettante che invita al raccoglimento e alla convivialità. Una leggenda narra che, qui, alloggiò San Francesco. Non solo: nel ‘700, quando la costruzione era ancora utilizzata come mulino, fra queste pareti si compì un miracolo.

Non poteva poi mancare una casa alpina. Con l’arrivo della stagione fredda, la montagna e gli interni pieni di legno diventano un sogno condiviso e irrinunciabile. Abbiamo scelto una casa di Alpe Cheggio (VB), incantevole scorcio al confine con la Svizzera. Qui, dove finisce l’unica strada, c’è una dimora scaturita dall’unione di due costruzioni originariamente separate. Il proprietario nutre nei confronti di questo luogo un profondo legame. Un affetto che si è tradotto anche a livello progettuale, con il coinvolgimento gioioso dell’intera famiglia.

Un altro fiore all’occhiello è rappresentato da una piccola dimora di Castiglion Fiorentino (AR). Solitamente, le ristrutturazioni toscane che raccontiamo sorgono in contesti dove la natura è protagonista. Stavolta abbiamo voluto esplorare la quotidianità di una casa in centro storico, dove è possibile assaporare la tradizione toscana da prospettive meno raccontate. La proprietaria si occupa di home staging per strutture ospitali. Ci ha raccontato che, fino a qualche anno fa, qui abitavano due nonnini “minuscoli e deliziosi”. Fra gli anni ’50 e ’70, la costruzione era stata oggetto di rimaneggiamenti che avevano cancellato l’essenza antica, oggi ritrovata grazie a un accurato lavoro di ridefinizione degli spazi e di valorizzazione delle superfici originali.

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