CasAntica n° 35 – Maggio Giugno 2010

Ogni numero di CasAntica esplora il mondo delle ristrutturazioni e dei materiali di recupero alla luce di un filo conduttore diverso. Per lo scorso numero avevamo scelto case all’insegna di uno spiccato cromatismo e di una semplicità capace di conquistare anche i neofiti. Per il numero 35, in edicola a maggio-giugno, abbiamo puntato su tipologie rustiche più estreme e geograficamente caratterizzate, spaziando tra Francia, Puglia, Toscana e Umbria. C’è un secondo filo conduttore – ancor più intrigante – che si è delineato in corso d’opera: tutte le case sono curiosamente legate a lieti eventi o restaurate da mamme e papà in omaggio ai loro figli. Un’occasione per raccontare la rinascita di una casa antica all’insegna delle generazioni future (argomento strettamente intrecciato alle tematiche “bio”) e dell’affetto (prioritario, quando si parla di case). C’è un trullo che una mamma di origini pugliesi, da anni residente a Venezia, ha ristrutturato per regalare un po’ di Puglia alla figlia. C’è una casa di campagna francese con le camere da letto ribattezzate con i nomi dei figli della proprietaria, che dopo aver girato l’Europa ha maturato il desiderio di un nido familiare. C’è un casale umbro ristrutturato da Federica mentre era in attesa di Niccolò. E c’è un complesso rurale in Val d’Orcia, ristrutturato da due sorelle: Barbara (che nel corso dei lavori era in attesa di Rocco) e da Sabrina (neo-mamma di Sofia).