GiardinAntico n° 24 Dicembre 2012 Gennaio 2013
Regalarsi un giardino
Quando la signora Lotte Zemmer, a Ortisei, andò in pensione, suo marito le suggerì di regalarsi un auto. “No, preferisco un giardino!” – rispose. E così iniziò a progettare un roseto che da lì a pochi anni sarebbe diventato uno spettacolo della Natura, a oltre 1500 metri d’altitudine, nel cuore delle Dolomiti. Migliaia di rose disposte su più terrazze (create movimentando la terra lungo un pendio ripidissimo), attraversate da sentierini di pietra e cotto, puntellate di oggetti e attrezzi dimenticati nei garage, ricordi, oggi compongono il roseto più alto d’Europa.
Rocco de Paola, invece, immaginò il cortile di campagna di una volta, quello in cui giocava da bambino, fra alberi da frutto, rose e attrezzature per l’agricoltura. Un passo alla volta, setacciando i mercatini e i robivecchi della Romagna, l’ha realizzato. Riutilizzando oggetti minuscoli e grandi, dalla gavetta della guerra del padre, oggi un vaso per una piantina grassa, al cancello dello Stadio Renato Dall’Ara di Bologna, dismesso per i lavori di restauro del 1990.
Queste e altre storie caratterizzano il numero 24 di GiardinAntico. Desideri che si materializzano, giardini che prendono vita a immagine e somiglianza del proprietario, dei suoi sogni, delle sue attitudini. Come il vivaio – laboratorio – atelier dell’artista e paesaggista Ruggero Bosco, nel friulano, che insieme alla moglie organizza passeggiate e corsi di decorazione nella Natura. O la fattoria ristrutturata in Provenza (Francia); o la casa di campagna nel pistoiese. Storie di sensibilità e manualità, ingegno e poesia. Immerse nel verde.