GiardinAntico n° 32 Aprile Maggio 2014
Questo numero di GiardinAntico ha un minimo comune denominatore ben riconoscibile: il recupero. Dei luoghi e degli arredi, dei materiali, delle tradizioni e delle suggestioni di una volta. Così ogni pagina diventa un affresco pulsante dell’antico che, con poesia e naturalezza, può ispirare i nostri giardini.
Prendiamo esempio dai tipici terrazzamenti liguri, dai muretti a secco e dai sentieri di pietra restaurati nei Giardini di Villa della Pergola, ad Alassio (Savona).
Spalanchiamo gli occhi davanti al cortile in quota del Museo della Rosa Antica di Serramazzoni (Modena) o passeggiando nel Roseto di Casalappi, a Venturina (Campiglia Marittima, Livorno), immerso nell’omonimo, minuscolo borgo medievale.
Ammiriamo la veranda fiabesca di una villetta di Treviso, piena zeppa di oggetti pescati fra le tradizioni nordiche e rurali: fate, folletti, candele, ceste di vimini e minuscoli arredi.
Tuffiamoci in una biopiscina nel bosco, sfumata ai margini della vegetazione selvatica della collina.
E sospiriamo, infine, in quell’angolo d’Africa di un giardino francese: sotto una tenda-padiglione in legno, inebriati da profumi, colori e manufatti esotici.