CasAntica n°123 luglio agosto
CasAntica 123 punta sulla freschezza, su ampie aperture paesaggistiche, sulle tradizioni architettoniche regionali più amate (la Toscana, la Puglia e l’Umbria svolgono il ruolo di regioni-guida del buon recupero, agli occhi dei nostri connazionali come dei tanti stranieri innamorati dell’Italia) e sulle contaminazioni fra materiali senza tempo e ricercatezze di design.
C’è un’altra chiave di lettura, intrigante e curiosa, che aleggia come un fil rouge fra le case che abbiamo scelto per questo numero: riguarda la contrapposizione fra orizzontalità e verticalità. L’orizzontalità è incarnata da una barchessa di Manzano (UD). Storicamente, le barchesse si caratterizzano per una marcata vocazione rurale, quella associata ai luoghi di lavoro. Quella che vi proponiamo, al contrario, è ammantata di un approccio signorile. All’interno, si scoprono anche atmosfere domestiche più trasversali. Una combinazione che regala a questa barchessa un sapore antico di densissima compiutezza.
La verticalità è incarnata da una dimora nel cuore di Ostuni (BR). È un’antica palazzina terra-cielo, una di quelle dimore tipiche che si sviluppano verso l’alto, coronata da una terrazza da cui si dominano i tetti del centro storico e il mare. La dimora vera e propria, curata da un bravissimo arredatore d’interni, è un incanto in crescendo che coniuga tradizione e arredi di design intrisi di una disinvoltura giovane, giocosa e dotta.
Su questo numero pienamente estivo, poi, non potevano mancare dimore intensamente profumate di atmosfere vacanziere e di freschezza. La prima si trova sull’Isola d’Elba. Fautore della ristrutturazione è un talentuoso fotografo innamorato del recupero, che, visitando case, ha maturato un approccio all’antico dalla personalità travolgente. La seconda è un cottage con piscina affacciato su un panorama umbro che non si dimentica. Si trova in una meravigliosa tenuta nei dintorni di Perugia. In origine era un minuscolo annesso agricolo. È stato coraggiosamente rivisitato senza porte e senza finestre, facendo tesoro di una caratterizzazione stagionale decisa e meditatissima, esaltata da una piscina a sfioro, complementare a quella più raccolta e tradizionalmente domestica della costruzione padronale.