Casantica n.128

CasAntica 128 racconta il recupero architettonico dalle prospettive più radicalmente diverse e con un occhio di riguardo agli interni, come si conviene a un numero pienamente invernale.

Tra i fiori all’occhiello c’è un antico essiccatoio di tabacco, quello dei noti sigari toscani. La costruzione si trova nei dintorni di Anghiari (AR) ed è di proprietà di una coppia di architetti di Novara, due specialisti in tema di restauro. Qui, Anna Serra e Luca hanno avuto la possibilità di lavorare per sé e di sfoderare quel rigore esecutivo che non sempre è lecito concedersi al servizio dei committenti. Il risultato evoca la più profonda essenza dell’antico.

Un’altra casa si trova a Lequio Berria (CN), in Alta Langa. Giorgia ed Enrico, i giovani proprietari, sino al 2019 abitavano a Berlino. Sulla scia del lockdown, hanno deciso di cambiare vita. La loro dimora abbraccia un settore aperto all’ospitalità e ambienti ammantati di una vera quotidianità domestica. E il risultato è ammantato del gusto e della sincerità che caratterizza le nuove generazioni di appassionati di recupero architettonico.

Esistono costruzioni concettualmente mai associate a un’idea di “dimora”. È il caso dei silos. A Baricella (BO), abbiamo visitato un complesso rurale dove uno di questi silos è stato inglobato nella dimora vera e propria. E la circolarità degli ambienti ricavati al suo interno regalano un fascino peculiare al percorso domestico.

C’è anche un appartamento di Courmayeur (AO) riformulato da un giovane architetto, progettista interno di un’azienda artigiana pioniera nell’utilizzo di legno di recupero. Un lavoro che coniuga passato e futuro, esterni e interni, tinte neutre e scelte cromatiche decise.

 

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