CasAntica n° 99 gennaio febbraio
Caldi interni invernali. E anche straordinari esterni. CasAntica 99 fa tesoro di un gusto paesaggistico che, nei mesi invernali, le riviste dedicate alle case raramente rappresentano. Non solo per colpa della natura spoglia. Basti dire che la considerazione vale anche per le dimore di montagna, spesso raccontate tralasciando gli esterni. La ragione? Perché spesso si tratta di appartamenti dal sapore antico ma ospitati in anonimi palazzi moderni. Diverso il caso delle due case alpine che abbiamo scelto per questo numero. La prima si trova a Cortina d’Ampezzo. È un toulà (ovvero un fienile) bellissimo e pieno di storia che vive in stretta correlazione con il paesaggio, grazie a straordinarie terrazze. Gli interni, poi, raccontano un’artigianalità pura nell’accezione più lussuosa e una rara consapevolezza della tradizione, delle arti applicate, della manualità declinata in accezione artistica.
La seconda casa si trova a Sestriere (TO). È una costruzione antichissima (databile tra fine ‘700 e primi dell’800) in una località dalla storia recente, con numerose architetture senza passato e dove le case raramente sono dotate di spazi esterni. Questa dimora rappresenta l’eccezione. Con un amplissimo cortile verde, con una pavimentazione in pietra di Luserna che si inerpica angolarmente abbracciando tre alloggi, diversissimi e indipendenti, appartenenti a tre nuclei di una stessa famiglia. Internamente, una scala lignea raccorda verticalmente i tre appartamenti all’insegna di una convivialità familiare.
Non solo atmosfere d’alta quota. Un fiore all’occhiello di CasAntica 99 è una costruzione di Vercallo, borgo antichissimo sulle colline reggiane. Quest’antica “corte” d’origine longobarda, splendidamente conservata, è destinata a diventare un albergo diffuso. Il recupero è cominciato da una costruzione che ne rappresenta il cuore ospitale. Gli interni raccontano un approccio senza tempo, rivisitato all’insegna di una creatività folgorante per misura e sobrietà. Un approccio sensibilissimo alle nuove direzioni del recupero, fra seduzioni “industrial” e primo ‘900.
Per i più incalliti appassionati di atmosfere storiche, poi, c’è la Torre del Grifone, nel borgo friulano di Stremiz (UD). Sino a pochi anni fa era una vecchia costruzione con anonimi interni anni ‘60. Nel corso del recupero sono emerse tracce antichissime. Sulla scia di queste scoperte, gli interni sono risorti all’insegna di emozionantissime atmosfere medievali.