I Giardini in viaggio di Laura Pirovano
Preziosa collaboratrice di GiardinAntico, “cacciatrice di giardini”, plant designer, scrittrice, divulgatrice, blogger, Laura Pirovano ci presenta la sua ultima creatura editoriale: Giardini in viaggio (edito da Libreria della Natura). Laura quando è nata la tua passione per il verde?
Una passione antica, che risale all’infanzia: un ricordo molto bello delle estati felici passate con i cugini nella casa dei nonni vicino a Como. Qui c’era un giardino con aiuole di perenni, prati, un boschetto di noci e tanto spazio in cui giocare senza pensieri. Poi, come accade spesso con i bei ricordi, quando ho deciso – una ventina di anni fa – di dare una svolta alla mia vita professionale è tornata alla luce questa mia passione e da allora mi dà grande gioia.
Nel libro “Giardini in viaggio” racconti oltre 70 giardini. Qual è il più bello?
Domanda difficile, ci sono tanti giardini che amo ma se devo sceglierne uno direi quello della mia amica paesaggista Maria Grazia Campagnani a Brezzo di Bedero, sul Lago Maggiore: un giardino dove, alla straordinaria creatività di Maria Grazia nel disegno dello spazio, si associa una ricchezza di piante, in particolare erbacee perenni, così ben accostate e affascinanti in ogni momento dell’anno. Un giardino da cui ho imparato molto e che mi piace rivedere continuamente anche perché c’è sempre qualcosa di nuovo.
Quanti Paesi hai visitato?
Tanti in Europa, poi molti viaggi negli Stati Uniti, due volte in Giappone, Iran, Myanmar, India, Cina, Argentina del sud (Patagonia), Nuova Zelanda. Ma ho ancora tanti sogni nel cassetto: il Sud Africa, i parchi americani, Hokkaido in Giappone…
C’è un Paese che ti ha colpito più di altri per il garden design?
Amo il Giappone, per la sua cultura, la sua estetica e per i giardini, così sobri ed essenziali.
Che spazio ha il recycle design (l’utilizzo di materiali di recupero, l’arredo con oggetti vintage) negli altri Paesi?
Ho trovato particolarmente creativi i giardini olandesi ma anche quelli di alcune parti degli Stati Uniti.
Come trovi l’offerta italiana da questo punto di vista?
Sta migliorando, nelle più qualificate mostre mercato di piante si trovano interessanti proposte.
C’è un giardino italiano che ti ha sorpreso?
Un giardino che mi ha affascinato per la sua eleganza, la sua sobrietà e che mi ha permesso di conoscere una persona notevole, accogliente, sapiente e curiosa è quello di Mirella Presot-Collavini vicino a Udine. Un giardino tutto sui toni del verde, con pochi fiori e molte prospettive interessanti.
Un altro giardino che mi ha sorpreso è La Scarzuola (sopra) di Tomaso Buzzi.
Tra i giardini privati italiani un posto di rilievo è quello di Poggio Castello (sotto), un parco – giardino con tante stanze differenti.
Esiste un filo conduttore – architettonico, botanico, empatico… – nei ritratti dei giardini del libro?
Direi che la mia preferenza va a quei giardini dove si legge una passione e una creatività nel disegno dello spazio ma soprattutto nell’utilizzo delle piante. Ultimamente poi prediligo i giardini naturali.
Hai una pianta preferita?
Altra domanda difficile, ma direi fra tutte le Hydrangee: ne ho tante nel mio giardino, amo le serrata, tra cui Hydrangea serrata ‘Preziosa’ e la stupenda Hydrangea involucrata ‘Mihara Kokonoe Tama’, dagli enormi fiori bianchi molto persistenti e dalle foglie vellutate.
E un arredo da giardino?
Mi piacciono i mobili vecchi che si trovano dai brocante, nei mercatini di anticaglie, e i piccoli decori in pietra: ne ho a forma di fungo, di tartaruga e molti altri…
Un consiglio: un tocco per dare un’anima a un giardino (o cortile o terrazzo)…
Progettare lentamente il proprio spazio verde, osservare il luogo, valutare l’esposizione e nella scelta delle piante evitare il rischio, così diffuso tra gli appassionati, di limitarsi a una mera collezione di piante. È meglio declinare alcune specie magari scegliendone diverse varietà, valutare quelle che meritano di essere punti focali in giardino e che per questo stanno bene anche da sole e usare grandi macchie per la maggior parte delle perenni.
Quale sarà il tuo prossimo viaggio?
In Argentina del nord, un viaggio di paesaggi straordinari tra deserti, lagune e pueblos in alta quota.
(sopra, Laura Pirovano a New York)