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La tappezzeria: come nasce un imbottito

 

Una vera e propria arte, affascinante e strettamente intrecciata al mondo della casa, dell’arredamento. Parliamo della tappezzeria e, in particolare, di mobili imbottiti. Un ambito che presuppone una minuziosa progettualità e una manualità d’eccezione, quella che non s’improvvisa e che richiede grande esperienza. Specie quando si parla d’imbottiti di alto livello: divani innanzitutto, ma anche poltrone, sedie, pouf, letti, giroletti e, addirittura, pareti.

I rivestimenti possono essere in tessuto o in pelle. Ma la loro scelta presuppone finezze e consapevolezza. Sapevate, per esempio, che gli imbottiti di alto livello non sono sfoderabili? Per questo, i materiali devono essere antimacchia, idrorepellenti, agevolmente pulibili e, ancora, devono essere scelti con grande attenzione fra quelli meno soggetti a usura da sfregamento. Un altro aspetto progettuale di cui tener conto è la tipologia d’imbottitura, che può essere più o meno morbida. E poi ci sono le finezze da intenditori: i braccioli (che devono essere perfettamente allineati), i cuscini, le cuciture… Quanto più si sale di qualità tanto più i dettagli si rivelano rifiniti, accurati e meticolosi.

Osservare un imbottito di alto livello con occhi attenti è davvero un’esperienza illuminante. Ci si rende conto di quanta maestria e di quante consapevolezze servano. Perché la tappezzeria è un’arte che si rivela in progressione. E quanto più lo sguardo si fa minuzioso e profondo tanto più si scopre il vero talento.

Esistono aziende artigiane che fanno grande il “made in Italy”, con imbottiti di qualità talmente elevata da aver varcato da tempo i confini nazionali. È il caso della Tappezzeria Leone Nicaretta di Follina (TV), nelle Prealpi Trevigiane. Un’azienda che esprime al meglio l’artigianalità italiana, quella che si traduce in dettagli accuratissimi, nell’emozione del vero lavoro fatto a mano (così diverso dall’algida impersonalità degli imbottiti industriali), nelle amplissime possibilità di personalizzazione dei rivestimenti, dei colori, delle misure e anche nel restauro di vecchi imbottiti…

Il titolare, Leone Nicaretta, è cresciuto nel laboratorio dello zio tappezzerie. E ha familiarizzato sin da giovanissimo con le tecniche del taglio, del montaggio, della cucitura, e con le caratteristiche più appropriate per i materiali di rivestimento di qualità, tessuti, pelli… Nell’ottobre ’95, Leone ha aperto la sua tappezzeria. La prima sede era un piccolo garage. Ed è cresciuta sempre più, diventando un riferimento imprescindibile del made in Italy. Il 2020 sarà un anno importante: quello del venticinquennale.

La Tappezzeria Leone Nicaretta produce imbottiti su misura e personalizzabili. Il campo d’azione è molto ampio. Si occupa anche arredamento contract per attività commerciali, strutture residenziali e prestigiosi alberghi. L’azienda, da qualche tempo, ha scelto di occuparsi anche di vendita diretta ai privati, con il marchio “Divani Leone”.

«La nostra lavorazione è completamente manuale – racconta Leone Nicaretta– Collaboriamo con grandi e prestigiosi marchi del design e dell’architettura, che si rivolgono a noi chiedendoci la perfezione e i caratteri che hanno fatto grande, nel mondo, l’artigianalità italiana».

 

Per approfondimenti:

CasAntica 90: “Nel laboratorio di un tappezziere”

 

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