È uno dei fiori all’occhiello del nuovo CasAntica 96. Il fienile in alta Valle Scrivia ristrutturato da Amelia, architetto genovese nonché proprietaria di questo antico annesso rurale, è uno di quei servizi permeati da un’atmosfera speciale, diversa da qualsiasi altra, da cogliere in profondità. Perché racconta un approccio al recupero di disarmante essenzialità e abbordabilità. Insegna che è possibile vivere l’antico puntando sul risparmio e su una semplicità senza tempo.

Questo fienile non è stato oggetto di una ristrutturazione “ortodossa”, capillare e invasiva. I materiali sono quelli originali: il cotto, il legno, la pietra… Il progetto si è fermato al consolidamento strutturale e all’integrazione delle lacune. Gli interstizi fra le gelosie da fienile non sono stati tamponati, occlusi con vetrate. E gli impianti sono ridotti all’essenziale.

In questi ambienti, il paesaggio entra e respira. Certo, nei mesi freddi e nelle giornate di maltempo, questa piccola costruzione rurale perde di vivibilità. Ma nelle giornate primaverili, in estate e nel primo autunno, quando il clima è propizio, diventa un rifugio vacanziero familiare d’impagabile fascino. Più antico di qualsiasi altra vecchia casa “troppo” insistita e rifinita. E dove godere del paesaggio, della quiete, del silenzio, del raccoglimento, del verde e della natura ben oltre il “bell’affaccio”.

Pur trovandosi in territorio appenninico, Amelia ha scansato riferimenti alle atmosfere montane, preferendo arredare gli ambienti con inaspettate fascinazioni marinare, fra sedute da spiaggia e, addirittura, un grande e vecchio cartellone che, originariamente, introduceva a un bagno della riviera ligure. Questo bizzarro connubio fra mare e montagna è risolto con grande equilibrio. E si traduce in un’atmosfera che evoca le vacanze estive con rara compiutezza. E noi, che abbiamo avuto la fortuna di sperimentare di persona quella sensazione, trascorreremmo volentieri qualche giornata di relax – quello vero, a stretto contatto con la natura – nel fienile di Amelia.