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Come antichizzare il sottotetto?

Di fatto è possibile ottenere qualsiasi effetto. Casantica promuove l’uso di materiali di recupero proprio perché solo il tempo è in grado di regalare alle superfici una patina, un colore e un vissuto sincero. Ed è questa stessa sincerità che legittima e nobilita esteticamente i vecchi materiali. Le imitazioni sono sempre, inevitabilmente, bugiarde.

Detto ciò, esistono svariati metodi per invecchiare il legno. Esistono procedimenti naturali e procedimenti “chimici”.

Per lo spirito che caratterizza le nostre scelte, è sempre consigliabile avvalersi di tecniche naturali. La più semplice consiste nel miscelare un po’ di bitume a della cera disciolta. Dopodiché, si stende questa miscela con un panno. Questo è un metodo imitativo: la cera aderisce, simulando le asperità e le irregolarità della superficie lignea; mentre il bitume simula il gioco di solchi e ombreggiature tipico del legno vecchio.
Esistono altri metodi naturali un po’ più duri e invasivi. E’ il caso della sabbiatura. Ed è il caso del cosiddetto effetto “asciato”. Rendendo la superficie delle travi più irregolare e materica, si può accentuare l’effetto “naturale” (che, personalmente, preferisco al finto antico).
I due procedimenti suddetti (trattamento con cera e bitume e sabbiatura o asciatura) possono essere abbinati. Ma è fondamentale affidarsi a mani consapevoli. E, malgrado l’esperienza del “regista”, il risultato finale può risultare imprevedibile ed esteticamente pesante. Un conto è intervenire su una porta o sulla superficie di un mobile. Altra cosa è agire su ampia scala.

Esistono tecniche imitative anche per l’invecchiamento del cotto (sempre che non sia trattato o verniciato con flatting). Alcuni utilizzano bitume, oppure mordente per il legno diluito pochissimo. Si stende il bitume o il mordente con un pennello. Dopodiché, si passa un panno asciutto per eliminare il materiale ancora umido in eccesso. Intervenendo irregolarmente sulle varie pianelle è così possibile simulare il diverso cromatismo. Anche in questo caso, il risultato finale è imprevedibile. Ed è meglio affidarsi a mani esperte.

Non conosciamo ditte o imprese della sua zona specializzate in questi procedimenti (Casantica, per vocazione, interagisce con imprese specializzate nel restauro conservativo e nel trattamento di materiali già usurati). Il nostro consiglio è quello di rivolgersi a un amico falegname, a un restauratore di mobili di sua fiducia o a un’impresa di ristrutturazioni in bioedilizia. Insieme potrete valutare singolarmente le modalità d’azione più appropriate per il suo tetto e più vicine alle sue aspettative.

Ph. Max Salani

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