Tutti in… biopiscina
La biopiscina è un lago balneabile o, se preferiamo, una piscina senza cloro, con un magnifico impatto ambientale, estetico ma non solo.
Dunque è naturale che, in tempi dove tutta la società pare orientarsi – finalmente! – verso una nuova sensibilità, quella che per molti anni è stata lo status symbol di tanti giardini nel mondo, venga riconsiderata attraverso parametri più attuali ed ecologici.
Hanno cominciato al nord, a dire il vero. Dove probabilmente il rispetto per la natura e lo spazio dove viviamo ha raggiunto per primo e da tempo una maggiore consapevolezza.
Poi con il veicolare delle informazioni e delle idee, la biopiscina è dilagata ovunque.
Così anche in Italia diversi progettisti e architetti propongono questa soluzione “verde”.
Ed è “verde” nel vero senso della parola, perché non prevede nessun trattamento chimico; permette di riciclare l’acqua; richiede poca manutenzione rispetto ai sistemi tradizionali; e infine regala un armonioso inserimento del complesso nel contesto paesaggistico.
A tutto questo va aggiunto il benessere psicofisico di un bagno in un acqua che ricorda tanto i racconti dei nostri nonni, quando era – appunto – naturale e bellissimo immergersi nei fiumi e nei laghi dei nostri paesi. La sensazione, netta e tangibile, di un’acqua priva di cloro ma pulita.
E la piena consapevolezza di essere usciti dalla spirale di distruzione del pianeta, per aver abbandonato il cemento e i trattamenti chimici.
Ideale per i bambini
Con alcuni ovvi accorgimenti, la biopiscina diventa l’habitat ideale perché i più piccoli, da sempre amanti dell’acqua e dunque delle piscine di casa nostra, conoscano e apprezzino l’acqua e la natura.
Quella della biopiscina è infatti un’acqua “viva”, morbida, piena di vita e di sorprese.
L’assenza del cloro, infatti, oltre ad evitare le spiacevoli allergie (fastidiosissime, specie per i più piccoli, mentre nelle bio occhi, cute e capelli non soffrono), insieme alla struttura e alle altre caratteristiche dell’impianto, permette al bambino di conoscere la natura per quello che è, con piante a animali dentro all’acqua, maturando un rispetto e una vera e propria educazione ambientale fin dalla tenera età.
Sarà opportuno quindi creare una zona “baby”, una vasca più piccola, facile da pulire (sappiamo quanto i bimbi amino gettare qualsiasi cosa nelle vasche…), con sponde digradanti dolcemente, scale a misura dei più piccoli, forme morbide e così via.