Aperitivo in un’antica stalla alpina
È in edicola CasAntica 107. Un numero che profuma di Natale, di tradizione e di specialità stagionali. Un banchetto pieno di colori, di sapori, di creatività, di luci, di tocchi festosi e di materiali senza tempo. A cominciare dal legno, naturalmente di recupero, ingrediente “irrinunciabile” in questi mesi freddi. Un materiale che evoca un abbraccio caloroso e affascinanti seduzioni tattili. In chiave non solo domestica.
Lo testimonia il bar di una meravigliosa struttura che abbiamo ammirato in Val Maira, a Elva (CN), in borgata Serre. Si tratta del resort Le Colonne, con ristorante annesso, il Martagon. Resort e ristorante sorgono in un complesso che abbraccia tre costruzioni risalenti al ‘600, ristrutturate dal 2012.
Il resort, aperto da qualche anno, è stato recentemente oggetto di un meticoloso restyling. Il ristorante, invece, è nuovissimo, inaugurato lo scorso luglio. Un locale dove abbiamo pasteggiato divinamente, caratterizzato di una bellezza che definiremmo materica eppur luminosa, possente eppure ariosa. Gli interni fanno tesoro della tradizione locale, con materiali antichi, arredi e complementi che raccontano una tipicità rivisitata con una creatività imprevedibile e ammaliante.
L’angolo bar è stato realizzato in quella che, in origine, era una stalla. L’ambiente è sormontato da uno straordinario gioco di volte, brulicanti di pietra. Questo soffitto importante è stato minuziosamente ripulito e sabbiato. Un lavoro decisamente impegnativo, a livello di recupero e a livello progettuale.
Non è stato certo facile ritrovare i pavimenti sotto lo strato di sedimenti induriti dagli anni. Anche la manutenzione è particolarmente laboriosa: il soffitto è stato opportunamente ripulito e trattato, ma la pietra continua a rilasciare polvere e presuppone pulizie costanti.
Un ambiente tanto peculiare ha posto inevitabili accorgimenti anche a livello progettuale. “Non è stato facile realizzare un bancone che si adattasse al contesto e, in particolare, a un soffitto tanto caratterizzato”, ci hanno raccontato i fautori delle opere lignee, gli amici di Dall’Albero all’Arte, azienda artigiana di Busca (CN). Ma il risultato è di straordinario effetto. Ogni minimo dettaglio è stato meticolosamente formulato e soppesato. Dal fenomenale gioco di luci (a cominciare dalla trave “illuminante” sospesa sopra il banco bar) all’incredibile angolo bottiglie che si staglia sulla luce radente della parete di sfondo.
L’area bar, oltre al banco, si compone anche di uno scorcio più raccolto, dal sapore quasi domestico. Si tratta dell’angolo conversazione, ammantato di un’atmosfera domestica, esaltata dalla presenza di una sedia a dondolo. Sulla panca, per far tesoro dello spazio vincolante, ha trovato posto anche la stufa, adagiata su una lastra di pietra locale.