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Claudio Ciotola

Si chiama Claudio Ciotola, ha 36 anni e vive alle porte di Roma. Da quando il nostro sito è apparso in Rete, Claudio è stato il primo a scriverci per raccontarci la sua passione per l’antico. “Qualche anno fa ho lasciato la vita impiegatizia per dedicarmi anima e corpo alla passione più grande della mia vita, la scultura. Ho sempre amato la pietra, il ferro, il legno, il cotto… Sembrerò matto ma quasi mi commuovo di fronte a questi materiali. Ho scoperto la vostra rivista qualche tempo fa e da allora non posso farne a meno”.
Quel breve messaggio, intriso di spontaneità e di entusiasmo, ci ha colpiti non poco. Così abbiamo ricontattato Claudio, chiedendogli di inoltrarci – per nostra pura curiosità – le foto di alcune sue opere, realizzate in pietra di Vicenza. Diverse persone dello staff di CasAntica hanno alle spalle studi artistici e storico-artistici. E siamo rimasti colpitissimi dalle sculture di Claudio, che rivelano un’autorevolezza, una dignità artistica e una consapevolezza storica del linguaggio scultoreo che non ci aspettavamo. Così, benché l’argomento si discosti un po’ dalle tematiche della nostra rivista, abbiamo pensato di presentarle sul sito e – perché no? – di varare una nuova “rubrica” (a periodicità imprevedibile) dedicata alle scelte di vita dei nostri appassionati e alla loro creatività. “E’ un piacere per me inviarvi alcune fotografie delle mie sculture – ci ha scritto Claudio – Un paio di anni fa, a pochi mesi dal matrimonio, io e mia moglie abbiamo fatto una scelta radicale, abbiamo deciso di voler seguire i nostri sogni e lasciare la sicurezza che avevamo. Una vita da dedicare alla famiglia: qualche mese fa si è unito a noi Michele. La volontà di ricercare la tradizione, la manualità nella vita quotidiana senza dover dipendere dall’informatica in tutto e per tutto… Pane, pasta e pizza preparati a casa, con semplicità e amore, tanto per fare un esempio. Insomma, ritrovare e fare propri quei valori e quei gesti che senza andare troppo indietro nel tempo appartengono o appartenevano ai nostri nonni. Tutto questo sentimento lo sento nei materiali, quasi più in una singola pietra di fiume che in un marmo pregiato. Li considero nobili, non è più un discorso di rustico o altro, è l’essenza dell’eleganza, la semplicità e l’equilibrio”.
“Proprio in questo periodo mia moglie ed io siamo alla ricerca di un terreno dove costruire il nostro nido che, neanche a dirlo, vorremmo in pietra e legno, anche se la zona a nord di Roma dove viviamo vive di tufo, materiale che però non amo particolarmente. Magari un rudere da ristrutturare, vedremo cosa ci riserverà il futuro”.

Ph. Claudio Ciotola

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