Sentieri in giardino
Chiunque disponga di un giardino, per piccolo che sia, si trova ad affrontare l’esigenza di creare dei percorsi per spostarsi da un punto all’altro a piedi o per entrare con l’auto, la bici o lo scooter.
È l’abc dell’architettura del giardino.
Detta così, sembra facile. In realtà però non è infrequente imbattersi in proprietà molto curate sotto il profilo del recycle design ma deturpate da camminamenti non in linea con l’atmosfera che si vuole perseguire. La scelta dei materiali idonei è quindi un primo passo fondamentale per ottenere un risultato armonioso e coerente.
Possibilmente dovrebbero essere di recupero, naturali: pietra, cotto e in alcuni casi legno. Un camminamento in pietra è il must di un giardino naturale. Importante è razionalizzare le scelte, non limitandosi a considerare il solo aspetto estetico o a privilegiare prezzi economici, che rischiano di indurre in errori anche molto consistenti, quali per esempio materiali inadatti al luogo cui sono destinati. Nel dubbio, meglio chiedere consiglio a chi se ne intende (e GiardinAntico è lieto di aiutare i lettori anche in questo senso, mettendo a loro disposizione le competenze dei suoi esperti attraverso la nuova rubrica interattiva: L’esperto risponde).
Una volta selezionati e acquistati i materiali c’è da pensare alla posa, che seguirà un progetto predefinito (del paesaggista o vostro), anche in base alle esigenze di mobilità dei fruitori del giardino. Sotto il profilo estetico l’ideale è movimentare il camminamento inserendo alcuni scalini lungo il suo percorso, in modo da spezzarlo e vivacizzarlo, rendendolo più piacevole e romantico. Se questo è naturale su terreni collinari o dotati di pendii, può non esserlo altrettanto su quelli pianeggianti. In questo caso però resta possibile creare dislivelli artificiali inserendo dossi e cunette che salgono dolcemente per poi scendere con fantasiose gradinate.
Il piano dei gradini può essere realizzato in varie dimensioni e con tantissimi materiali, così come i camminamenti: acciottolato, lastre di roccia, cubetti di porfido o altre pietre dure, ghiaia, cotto posato in numerose modalità (piatto, di taglio allineato, alternato a mo’ di muretto o a lisca di pesce, eccetera). L’alzata può essere segnata da una lunga lastra tipo davanzale, da un cordolo di pietra, da una traversina di legno, da mattoni modellati arrotondati, da lastre di sasso affiancate l’una all’altra.
Anche qui, la scelta è vastissima e andrà modulata tenendo conto dei tanti fattori passibili di influenzarla: contesto, impiego, budget ed effetto desiderato. Molto utile a questo scopo è ispirarsi a modelli esistenti, sempre adattandoli alle proprie esigenze.