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Petra, verdissimo antico

L’antico è in costante evoluzione. Anno dopo anno, rivela sempre qualche sfumatura inedita. E c’è un evento espositivo che, ogni volta, lo esplora da prospettive nuove e intriganti. Parliamo di ModenAntiquaria. Mentre altre mostre mercato mescolano indistintamente antiquariato, modernariato, collezionismo e vintage, l’evento modenese ha sempre delineato minuziosamente direzioni, filoni e campi d’azione (distinguendo tra antiquariato di pregio, opere d’arte, artigianato senza tempo…), talvolta contribuendo a precisare l’identità di ambiti del recupero sino ad allora non recepiti come autosufficienti. Il caso più eclatante è stato Petra, la collaterale che, per prima, ha posto l’accento sui materiali di recupero per giardini e per interni, abbracciando pietra, cotto, ferro battuto, legno… Un universo che, prima di Petra, non era mai stato esplorato a livello espositivo e che anche il pubblico italiano di appassionati faticava a comprendere.

 

ModenAntiquaria numero trentacinque

ModenAntiquaria, patrocinata da Associazione Antiquari d’Italia e FIMA e organizzata da ModenaFiere, torna alle Fiere di Modena dal 26 marzo al 3 aprile. Un’edizione importante – la numero trentacinque – e che punta all’eccellenza, proponendo espositori selezionatissimimateriali rigorosamente certificati. Un’organizzazione meticolosa: “Abbiamo selezionato un vetting di storici dell’arte accreditati a livello internazionale per esaminare tutti gli oggetti esposti prima dell’apertura della mostra”, ha raccontato Marco Momoli, direttore generale di ModenaFiere.

 

La novità: Sculptura

Grande novità della XXXV edizione di ModenAntiquaria è la mostra Sculptura – Capolavori Italiani dal XIII al XX secolo”. Il percorso espositivo, ispirato alla gloriosa tradizione del giardino all’italiana, si svilupperà su una superficie di circa 500 mq. Le opere sono state selezionate da un comitato scientifico composto da Andrea Bacchi, Aldo Galli e Fernando Mazzocca. L’allestimento è curato dall’architetto Ruggero Moncada di Paternò.

 

Petra torna alle origini

L’evento più atteso dai nostri affezionati è senza dubbio Petra. La collaterale dedicata ai materiali strutturali, alle decorazioni e al design per parchi, giardini e ristrutturazioni è alla ventottesima edizione. E quest’anno torna in veste rinnovata, ma guardando alle proprie origini e ritrovando una spiccata dimensione en plein air. Saranno 2800 metri quadrati di verde, formulati all’insegna di un vero dialogo tra antico e natura. La responsabile Francesca Moratti, quest’anno, ha voluto coniugare il mondo dei materiali e degli arredi da giardino (ma anche per interni) con un nuovo spazio tematico dedicato alla scultura, con statue, fontane ed elementi architettonici in stretta sinergia con la vegetazione. I nostri amici di Ra-Ma hanno collaborato all’allestimento, curato dall’architetto Moncada di Paternò, con alcuni tesori di recupero. E in questo affascinante giardino, ci saremo anche noi di CasAntica, allo stand 29.

 

Quindici giardini d’arte

Altra ghiotta novità è I Giardini di Petra, concorso firmato dalla fondazione Biohabitat e da AIAPP (Associazione Italiana di Architettura del PaesaggioTriveneto ed Emilia Romagna, che coinvolge quindici affermati progettisti che proporranno altrettanti giardini temporanei all’insegna del connubio fra arte e natura. Tra le curiosità, un contest da “guardare a naso in su” dell’arch. Fabio Fornasari; il piccolo “Bosco mobile” degli architetti Massimiliano Magni e Paola Maini; e una “rivisitazione” del giardino a opera delll’arch. Valerio Cruciani e da Urban-Gap, laboratorio romano di architettura e design.

I Giardini di Petra è il primo tassello di un percorso più ampio, itinerante e interdisciplinare, con cui Biohabitat intende promuovere il verde nella sua dimensione strutturale (e non solo ornamentale) e incentivare lo sviluppo della cultura ecologica, scientifica e tecnica.

 

I Salottini dello Spazio Incontri

Menzione doverosa per “I Salottini” ospitati dallo Spazio Incontri del Padiglione A. Il 26 marzo, alle ore 18.00, è in programma un incontro sul tema “Il magico mondo dell’antico: Opportunità, problemi, prospettive”. Ne parleranno Bruno Botticelli (presidente dell’associazione Antiquari d’Italia); Pietro Cantore (tesoriere dell’associazione Antiquari d’Italia e presidente dell’associazione Antiquari Modenesi); Alessandra Di Castro (vicepresidente dell’associazione Antiquari d’Italia); Fabrizio Moretti (segretario generale Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze); e Giulio Volpe (avvocato, esperto in Diritto dell’Arte e dei Beni Culturali).

Un secondo incontro è in programma il 1° aprile, sempre alle ore 18.00. Titolo: “Scultura, che Passione!”. Parteciperanno Toto Bergamo Rossi (direttore della Fondazione Venetian Heritage); Arturo Galansino (direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze); Carlo Orsi (Galleria Antiquaria Carlo Orsi/Trinity Fine Art); e Alessandra Quarto (soprintendente all’Archeologia, alle Belle Arti e al Paesaggio di Bologna e delle province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara). Entrambi gli incontri saranno moderati da Leonardo Piccinini.

 

Orari d’apertura e biglietti

La nuova edizione di ModenAntiquaria, in programma a ModenaFiere da sabato 26 marzo a domenica 3 aprile, potrà essere visitata con i seguenti orari: dal lunedì al mercoledì, dalle 15.00 alle 19.00. Da giovedì a domenica, dalle 11.00 alle 19.00. Sabato 26 marzo e sabato 2 aprile, dalle 11.00 alle 20.00.

Alla cassa, il biglietto costa 15  (ridotto 12 €). Online e nei punti vendita Vivaticket è possibile acquistare i biglietti a 12  (+ 4% di commissioni di servizio) per la giornata a propria scelta.

Ricordiamo che per accedere ai padiglioni sarà necessario il Green Pass rafforzato. 

 

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