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Linea rurale

È uno dei servizi più apprezzati di CasAntica 102. E anche noi ne siamo particolarmente orgogliosi. “Svolta a Follonico” racconta di uno straordinario casale toscano circondato da cipressi, uliveti, vigne, boschi… Uno scorcio senese all’ennesima potenza.

L’agriturismo, aperto all’ospitalità, si chiama Follonico e si trova in località Casale, nel comune di Torrita di Siena, in un paesaggio dove la vegetazione regna sovrana. Sullo sfondo si scorgono Montefollonico e Montepulciano, che, in lontananza, appaiono come due centri medievali cristallizzati nel passato.

C’è il casale vero e proprio, che i proprietari – Suzanne e Fabio; lei olandese, lui di Tivoli – hanno trasformato in un gioiello di recupero. E, di fianco al corpo principale, c’è un annesso agricolo dalla marcata conformazione lineare, scandito da vani aperti che si aprono sul paesaggio.

Uno struttura bellissima, impregnata di una purezza contadina che tante altre antiche costruzioni rurali recuperate hanno perduto per strada. Suzanne e Fabio, invece, ne hanno fatto tesoro: Follonico è una struttura che va ben oltre le seduzioni estetiche e che brilla in virtù di una laboriosità quotidiana, di una affettività, di una creatività scaturita dalle mani dei padroni di casa, dal dialogo serrato con i materiali di recupero della tradizione più vera, genuina e sincera.

Il lato dell’annesso a ridosso del casale è scandito da “stanze aperte” punteggiate di fiori, utensili e attrezzi del passato. Uno dei settori aperti ospitava il forno da esterno. Poi, c’è un vano originariamente utilizzato come pollaio, con un settore superiore adibito a piccionaia. E, ancora, c’è un vano originariamente usato per alloggiare i maiali.

Sul lato opposto dell’annesso, in corrispondenza del prospetto affacciato sul paesaggio, si trovano due camere ricavate in quelle che erano due minuscole stalle (la stalla vera e propria, ben più grande, si trova invece al pianterreno della costruzione padronale). La prima si affaccia verso Montefollonico, da cui prende il nome. In passato, qui si trovava la stanza del toro. L’antica destinazione d’uso è testimoniata dall’anello a cui era fissato il bovino. La seconda camera si affaccia su Montepulciano, da cui prende il nome.

 

“Penso che comprare una casa di questo tipo sia come acquistare un’anima – ci ha raccontato Suzanne – È emozionante pensare che questa costruzione abbia preso forma pietra dopo pietra. E che queste pietre siano state portate a mano. È bellissimo abituarsi a pensare come le maestranze del passato. E, se si riesce a farlo, è difficile sbagliare l’approccio al recupero”.

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