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I lussi vacanzieri dell’antico

Il luglio che si appresta a finire è stato il mese più caldo a memoria d’uomo. Tanti hanno desiderato – e desiderano – poter fuggire in località di villeggiatura. Magari macinando chilometri su chilometri sotto il solleone. Gli appassionati di recupero architettonico, invece, coccolano il sogno di potersi finalmente godere in tutta calma la loro dimora immersa nella natura. Che, nei mesi estivi, offre lussi inimmaginabili da chi abita in città o in centro storico.

Le case antiche, specie quelle di campagna, sono infinitamente più versatili di qualsiasi dimora cittadina dal punto di vista stagionale. Le case in centro storico e gli appartamenti, incarnano una dimensione immutabile, fissa, cristallizzata. Unica differenza: in inverno, si accendono i caloriferi; in estate, l’aria condizionata. E la stagionalità delle case cittadine finisce qui.

Nelle case antiche immerse nel paesaggio, invece, fra inverno ed estate cambiano radicalmente le modalità di fruizione del percorso domestico, così come la gerarchia degli ambienti. In inverno, lo sguardo è centripeto: il camino diventa il cuore della casa, e così la cucina, il soggiorno e tutti gli ambienti più caldi e protetti. In estate, invece, la fruizione dei percorsi domestici si ribalta e si estende tutt’intorno: sotto il portico, sotto il pergolato, in terrazza, in giardino, nella cucina esterna, in piscina (per chi ha la fortuna di possederla)… 

Ognuno di questi settori si presta a godibilissimi lussi vacanzieri. Abbiamo pensato di percorrerli, delineando una virtuale giornata-tipo, dal mattino alla sera.

 

Colazione sotto il pergolato

Uno dei lussi più affascinanti associati all’estate nelle nostre case antiche è sicuramente la mattina. Una bella colazione all’aria aperta, prima che il sole diventi troppo caldo, è il modo migliore per iniziare la giornata, inebriandosi dei suoni, dei profumi, dei colori della natura che si sveglia.

 

Interni en plein air

In inverno è spesso utilizzato come semplice ripostiglio. Ma, con il ritorno della stagione calda, il portico può diventare l’ambiente domestico più affascinante e ambito, specie se si ha la pazienza per predisporlo in modo tale da potervi svolgere le attività più diversificate: un angolo lettura, un angolo per l’ascolto della musica, un angolo per le attività manuali, un angolo per cucinare, un angolo per i pasti all’aperto. C’è anche chi trascorre le vacanze senza interrompere il lavoro. E, se si ha la possibilità di poter svolgere la propria attività da remoto, il portico può diventare un ufficio da sogno.

 

Sapore di vacanza

Le cucine esterne rappresentano uno dei lussi più ambiti delle case antiche d’estate. Cucinare diventa doppiamente piacevole. Se manca qualcosa, è sufficiente andare a sbirciare nell’orto e prelevare direttamente le verdurine pronte per essere colte. Per non parlare delle piante aromatiche, a portata di mano per accendere del profumo d’estate anche le specialità gastronomiche di famiglia… Poi, quando tutto è pronto, è un piacere radunarsi intorno a una tavola apparecchiata, anche in maniera informale, e pranzare all’aperto.

 

Pennichelle panoramiche

Ci sono delle fasce orarie in cui, anche nell’ambito delle case antiche, è bene difendersi dal solleone e concedersi un po’ di relax post-prandiale, magari una bella pennichella. Nelle nostre case antiche, questo lusso può tradursi con metodi capaci di rallegrare il fanciullino che è in noi. Magari procurandosi un’amaca. È possibile montarla fra due sostegni all’aria aperta, naturalmente in posizione ben ombreggiata, magari sotto un pergolato e sotto la chioma di un albero frondoso. E – se si ha la fortuna di possedere un ambiente terrazzato, affacciato sul paesaggio – è possibile concedersi questo lusso anche dentro casa.

 

Un tuffo in piscina

Non tutti la possiedono, ma uno dei grandi vantaggi delle case antiche incastonate in paesaggi incontaminati è rappresentato da una bella piscina. Un pomeriggio trascorso fra un tuffo e l’altro – o anche comodamente distesi su una sdraio – è quanto di più vicino alle vacanze dell’immaginario collettivo. Con la differenza che non ci sono vicini d’ombrellone vocianti o maleducati ed è possibile godere realmente delle fascinazioni paesaggistiche con una compiutezza preclusa alle spiagge delle località balneari più note.

 

Momenti rinfrescanti

Chi non ha una piscina o non ama esporsi al sole ha l’imbarazzo della scelta fra tante altre rilassantissime attività vacanziere. La presenza di un portico offre mille occasioni sia per gli amanti della convivialità che per le passioni solitarie. A cominciare dalla lettura di qualche bel libro. Odorare la carta e accarezzare le pagine è un lusso precluso a qualsiasi strumento tecnologico. In vacanza, non c’è neanche la scusa del lavoro e del poco tempo a disposizione. Assaporare il silenzio leggendo è davvero uno dei modi migliori per staccare, per rigenerarsi, per godere di ritmi diversi da quelli delle giornate lavorative (ma anche da quelli delle località turistiche più battute e caotiche). Per chi preferisce la convivialità, invece, il portico offre la possibilità di invitare gli amici più cari, chiacchierando amabilmente e sorseggiando un tè freddo o una limonata ghiacciata.

 

Il paesaggio si accende al tramonto

L’ambiente domestico più importante, in estate, è sicuramente il paesaggio. Ci sono momenti della giornata in cui, per fruirne, non c’è neppure bisogno di pareti, di soffitto o di vegetazione. Immaginate un bell’aperitivo o un bicchiere di vino degustato contemplando la luce del tramonto, il panorama che si apre tutt’intorno, le ombre che si allungano, l’aria che si fa progressivamente più fresca…

 

Allegria al chiar di luna

Le sere d’estate sono tutt’uno con la convivialità. Si può uscire a cena. Ma è ancor più bello ritrovarsi fra amici e godere tutti insieme dell’abbondanza di spazi esterni. Cucinare insieme. Sparecchiare insieme. Chiacchierare sino alle ore piccole (fra l’altro senza il rischio di senza infastidire i vicini) è una delle prerogative più godibili delle dimore di campagna. Unico consiglio: per non gravare sui soli padroni di casa, obbligandoli a immolare l’intero pomeriggio (se non l’intera giornata e, talvolta, la mattina seguente) all’organizzazione della cenetta, è sempre bene che gli amici collaborino attivamente, portando con sé qualche specialità (magari preventivamente concordata con chi ci ospita) e prendendosi anche la briga di dare una mano a rassettare.

 

Sfida in cantina

Anche nelle sere d’estate, dopo una certa ora, è bene coprirsi, ripararsi dall’umidità e, talvolta, rifugiarsi in casa. Nelle dimore di campagna ci sono mille altre alternative ai soliti ambienti domestici. Insomma: ci sono tante stanze freschissime in cui trovare riparo. Serve solo un po’ di fantasia da parte dei proprietari. Come nel caso di questa cantina, trasformata in sala da biliardo , alle cui spalle si trova anche un angolo bar. Un ambiente perfetto per coronare una bella serata d’estate, prima della buonanotte.

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